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Champions League - Ferguson "Barça, più forte di tutte"

sab, 28 mag 16:49:00 2011
Clicca qui e leggi tutte le dichiarazioni del Manchester United dopo la sconfitta nella finale di Champions League. Van der Sar si lascia andare all'amarezza dopo il ko che ha chiuso la sua carriera: "Ho giocato una partita di troppo"
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Il Manchester United ha perso la finale di Champions League contro il Barcellona. Ecco le dichiarazioni a caldo dei Red Devils.
EDWIN VAN DER SAR
"Ho giocato una partita di troppo. Non è mai bello perdere, ma loro hanno avuto le occasioni migliori e le hanno sfruttate. Con un paio di chance hanno fatto gol e ci hanno punito. Sul gol di Messi pensavo di essere posizionato bene, credevo che Vidic avrebbe coperto il palo dove poi lui ha tirato”.
RIO FERDINAND
“Avremmo potuto giocare meglio, ma il Barcellona si è dimostrato più forte di noi. Abbiamo potuto fare qualche movimento migliore in occasione dei loro gol. Ma siamo stati presi un po’ in contropiede. Il tempo ci dirà se sono la miglior squadra di sempre. Io posso solo dire che sono davvero fortissimi. Siamo venuti a Wembley per vincere e pensavamo di potercela fare. Ma alla fine ha vinto il migliore”.
NEMANJA VIDIC
“Non abbiamo fatto abbastanza per creare qualche situazione importante con la palla tra i piedi. Loro non giocano con un attaccante vero perché Villa e Pedro tagliano dai lati e quindi era facile andare in tilt in fase difensiva. Ma il Barcellona ha giocato un gran calcio e ha meritato di vincere”.
SIR ALEX FERGUSON
“Mi sarei aspettato di meglio dalla mia squadra, ma alla fine dei conti dobbiamo ammettere di essere stati battuti da una squadra più forte. Il Barcellona è la squadra più forte che abbiamo mai affrontato. È stato una grande stagione per noi. Abbiamo giocato a Wembley questa finale e la semifinale di FA Cup, ma purtroppo dobbiamo finirla con una delusione. Se perdi con il Barcellona però non ti devi vergognare. Abbiamo dimostrato di essere una buona squadra a livello europeo. Ma prima o poi si trova sempre qualcuno che è migliore di te. È quello che ci è accaduto stasera. Quando fanno possesso palla non capisci più niente. E noi non siamo mai riusciti a controllare Messi. Ma questo è successo a molte altre squadre. Adesso la nostra sfida è quella di migliorarci e provare a dare qualcosa di più l’anno prossimo".

Champions League - Le pagelle di Barça-Manchester United

sab, 28 mag 16:48:00 2011
Diamo i voti ai protagonisti della finalissima di Wembley dove il migliore in campo è stato certamente Lionel Messi  Ma tutto il Barcellona è da applausi, mentre nello United è dura trovare sufficienze. FOTO AP/LAPRESSE
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BARCELLONA
Victor VALDES 6,5: lo si vede all’opera praticamente solo nei primi 15 minuti quando si inventa libero aggiunto andando a sventare alcune situación piuttosto complicate. Attento e preciso
DANI ALVES 6: spinge meno del solito per frenare la furia di Rooney, costretto infatti ad accentrarsi per trovare ossigeno vitale
dall’88’ Puyol sv
Gerard PIQUE’ 6: Hernandez ha classe e talento, ma non ancora abastanza esperienza per scalfire il colosso spagnolo
Javier MASCHERANO 6,5 - Guardiola gli consegna le chiavi della difesa, rinunciando addirittura a capitan Puyol, e l’argentino ripaga la fiducia con un’altra prova maiuscola. Sempre al posto giusto, mai una sbavatura, praticamente insuperabile
Eric ABIDAL 6: dall’incubo peggiore al sogno più bello, ma sempre da protagonista assoluto. Storia a lieto fine
XAVI 7,5: Messi pugnala, Iniesta inventa ma è lui che dirige l’orchestra dettando i tempi di una macchina perfetta. Da urlo l’assist d’esterno per la rete di  Pedrito
Sergio BUSQUETS 6,5: ha la sfortuna di essere il meno bello dei centrocampisti blaugrana, ma il suo pragmatismo e senso della posizione è prezioso quanto le magie di Messi
Andrés INIESTA 7: fa impazzire i difensori inglesi perché non concede punti di riferimento. Duetta con Messi e Xavi recitando praticamente a memoria: uno spettacolo
PEDRO 7: spesso decisivo, sempre nelle finali, ha il merito di spezzare l’equilibrio di una partita cominciata molto meglio dagli avversari. Gol di rapina, poi tanto sacrificio al servizio della squadra
Lionel MESSI 8: difficile trovare nuovi aggettivi per questo extraterrestre che continua – e continuerà – a scrivere pagine indelebili di questo sport. Unico e meraviglioso.
David VILLA 7: in ombra per buona parte della partita, ha il merito di mandare i titoli di coda con una pennellata sotto il sette. Golazo e prima Champions in bacheca per El Guaje
Dall’84’ Keita sv
All, Josep GUARDIOLA 9: seconda Champions in tre anni, decimo titolo in sole tre stagioni da allenatore, dobbiamo aggiungere altro? Sì. Perché ha il merito di trovare le motivazioni giuste a un gruppo di giocatori che sa di essere nettamente più forte di tutti e che ha già vinto tutto. Si inventa Mascherano centrale di difesa, rilancia Abidal nella serata più importante, rinunciando contemporaneamente a capitan Puyol. E’ vero, allena probabilmente la squadra più forte di tutta la storia, ma questo gruppo nato dalla cantera blaugrana è stato allevato, cresciuto, plasmato e coccolato proprio da lui. Chapeau
MANCHESTER UNITED
Edwin VAN DER SAR 6: nel raddoppio di Messi non è reattivo come dovrebbe, essendo anche piazzato un po’ troppo sul primo palo. Ma non è per colpa sua che il Barça ha vinto. Lascia il calcio con onore, nonostante la terza Champions persa in finale su cinque disputate. Non è riuscito a fare come Schmeichel nel 1999, chiudere con i Red Devils da campione d’Europa.
FABIO da Silva 6: non spinge mai, ma dalla sua parte non si passa. E salva anche un gol fatto sulla linea. Nella circostanza si infortuna e viene rimpiazzato.
Al 68’ NANI SV: entra e il Barcellona segna il terzo. Il resto è fuffa. Ma non per colpa sua.
Rio FERDINAND: dignitoso, non perde mai l’uomo e resta tranquillo nonostante una serata difficilissima. Ma non è bastato.
Nemanja6,5: il migliore del reparto, anche se alla lunga il lavoro in pressing su Messi sganciandosi dalla linea difensiva non paga.
Patrick EVRA 4,5: ha sulla coscienza il movimento sbagliato nell’occasione dell’1-0 di Pedro. In più spinge poco e male.
Antonio VALENCIA 4: chi l’ha visto? Nessuno. Nemmeno l’arbitro che avrebbe potuto ammonirlo almeno tre volte per altrettanti falli su Messi. Pessimo in fase di ripartenza.
Michael CARRICK 5,5: prestazione onorevole. Buona all’inizio, di pura sofferenza nella ripresa. Quando l’età di Giggs lo lascia da solo a difendere in mezzo. E lo United salta come un castello di carte.
Al 76’ PAUL SCHOLES SV: troppo tardi per dire la sua.
Ryan GIGGS 5: se non fosse per il nome che porta e l’assist al bacio per Rooney sarebbe da 4. Lì in mezzo ha combinato pochissimo in entrambe le fasi di gioco. Nella ripresa la sua tenuta è inesistente in copertura. Ma Sir Alex dormiva.
PARK Ji-Sung 5,5: almeno lui corre. Spesso a vuoto, questo è vero. Ma in serate del genere è già qualcosa.
WA 7: voto alto per l’uomo che ha riportato a galla lo United nel momento peggiore, dopo l’1-0 di Pedro. Ha fatto tutto quello che poteva fare, dannandosi l’anima in difesa e in attacco.
Javier HERNANDEZ 4: la delusione della serata. Ferguson aveva scommesso su di lui per tenere in allarme i centrali del Barcellona, ma lui finisce sempre in fuorigioco e non punge mai. Se non ne primi dieci minuti.
All, Alex FERGUSON 5,5: il piano del match era condivisibile, il migliore e il più onorevole di tutti. Affrontare il Barcellona senza timore, provando a fare la partita che i suoi avevano più nelle corde. Il voto si giustifica non con la sconfitta finale (i valori erano quelli e si sapeva), ma con i cambi tardivi nella ripresa. I gol di Messi e Villa nascono dalle medesime situazioni tattiche. Ma è giovane, si rifarà...

Champions League - Guardiola "Si parlerà di noi fra 20 anni"


 Leggi tutte le dichiarazioni a caldo dei nuovi campioni d'Europa dopo la finalissima di Wembley. La squadra catalana sente di essere entrata nella storia del calcio
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Il Barcellona ha vinto la seconda Champions League in tre anni. Ecco tutte le dichiarazioni a caldo dei catalani.
DAVID VILLA
“E’ impossibile essere più felici di così. Non possiamo mai rilassarci perché i tifosi sono molto ambiziosi e noi abbiamo un grande potenziale. Dedico questa vittoria alla mia famiglia, a mia moglie e alle mie figlie. Sono felicissimo”.
JAVIER MASCHERANO
“Abbiamo giocato una gran bella partita. L’abbiamo giocata così come tutte le altre partite quest’anno. Sono molto felice per questo. Abbiamo dimostrato a tutti come sappiamo giocare”.
ANDONI ZUBIZARRETA
"Provo un misto di allegria, di soddisfazione per il lavoro che è giunto al suo compimento. Ma soprattutto sento che è stato un omaggio al calcio. La Spagna è stata rappresentata alla grande. Questa squadra ha dei grandi valori, un gruppo eccezionale. È qualcosa di grande anche il fatto che abbia giocato Abidal. Ha trovato una forza incredibile dalla propria sofferenza. Messi? Ha una qualità incredibile, ma ha bisogno di giocare in una squadra vera”.
PEP GUARDIOLA
"Siamo molto felici perché abbiamo lavorato tanto per vincere questa Champions League, abbiamo disputato una prestazione eccellente. La chiave della vittoria è stata nel tempo che abbiamo avuto per preparare la finale, ci ha dato tranquillità e oggi tutto il mondo ha visto che abbiamo vinto giocando molto bene. Il Manchester United ha talmente tanto prestigio che ti può far gol con niente. Non so se siamo i più forti di sempre. Ci sono squadre come il Santos di Pelé, l'Ajax di Cruyff che ricordo. E noi andiamo in scia proprio al lavoro di Cruyff. Ma quello che voglio dire è che conta il lavoro dei ragazzi, di chi scende in campo e lotta su ogni pallone. E del loro talento. Io spero che si possa parlare di noi fra vent'anni, quello sì. Se potrei fare qualcosa del genere altrove? Se un presidente mi compra il 99% di questa squadra sì..."

L'MVP e il terzo Pallone d'Oro, a 24 anni...

dom mag 29 08:47
Messi Ma cos'è Leo Messi? Forse non tutti ce ne rendiamo conto. Il fatto di essere suoi contemporanei non ci facilita le cose, anzi. Di solito quando si ha a che fare con i giocatori più forti, quelli che possono a ragion veduta definirsi tali, lo si realizza soltanto qualche anno dopo, se non qualche decennio. Sì perché, come dicono quelli bravi "E' impossibile fare un paragone tra giocatori di epoche diverse", oppure "Sì, ma quando giocava lui i difensori erano più arcigni e marcavano a uomo"...

Poche storie, ragazzi. Qui non c'è spazio per i "se" e i "ma": svegliamoci! Come questo qui non c'è n'è e non c'è n'è mai stato. I numeri non mi importano: quelli sono bravi tutti a farli, ma se volete parlarne non c'è problema, tanto anche quelli supportano la mia tesi. E non c'era nemmeno bisogno della finale di Wembley per dirlo. La Pulce argentina è il Top, per una serie infinita di motivi.
Chi mi conosce lo sa, a me piace il calcio, quello vero, quello del Barcellona. Non mi interessa vincere 20 scudetti consecutivi o 72 Champions, mi piace vedere una squadra giocare a pallone, surclassare l'altra sul piano tattico, mi piacciono i giocatori che fanno la differenza, ma sul serio. E quando vedo Lionel Messi io impazzisco: comincio a saltare sul divano, smetto di mangiare, rimango senza parole. E comincio a dare di gomito a chi qualche anno fa, quando il ragazzino faceva il suo primo gol ufficiale con un pallonetto al portiere avversario (ricordo ancora il nome, era  Raul Valbuena dell'Albacete), alla vista della mia bocca spalancata mi liquidava con una una smorfia e mi diceva. "Ma sì, sarà il solito fenomeno gonfiato, che deve spaccare tutto e poi scoppia come una bolla di sapone".

Peccato che quel "nanetto", anno dopo anno, abbia oscurato anche i più grandi del passato. MVP, in tempi di finali NBA non può che essere l'appellativo esatto: no, non sta per Messi-Villa-Pedro, splendido trio a segno nello spettacolo andato in scena a Wembley. L'MVP è solo lui, la Pulce, che a nemmeno 24 anni (li compie il 24 giugno) s'invola verso il terzo Pallone d'Oro della sua carriera. Basta?

Ecco, a questo proposito, inviterei i dirigenti di France Football a cambiare i parametri di voto per l'ambito premio: se doveste assegnare il trofeo al più forte giocatore in circolazione, allora evitate di fare manfrine ogni volta. Fate una targa almeno decennale, e morta lì...

Stiamo parlando di uno che ha fatto 53 gol in stagione, 12 in 13 partite di Champions (record di Van Nistelrooy eguagliato, mmhhh ecco i numeri...vabbé), e che ha deciso sempre le partite: Messi ha segnato agli ottavi, ai quarti, in semifinale e in finale (per la seconda volta dopo Roma), vincendo sempre il confronto diretto, quello che piace ai giornalisti, con l'altra stella della partita. E' vero, il Barcellona è la squadra più forte di tutte, ma soprattutto perché in campo c'è lui. E' stato il miglior attaccante, ma anche il miglior centrocampista, il miglior difensore, e anche miglior portiere (scusate, mi sono lasciato un po' prendere la mano...) in ogni gara importante.

"Ma questa non doveva essera una Pallonata?", mi direte voi. Sì, è per tutti quelli che stortano il naso, cominciano a bofonchiare nomi a caso. Maradona, Pelé, Van Basten, Cruijff...rispetto, per carità. Ma qui siamo di fronte a qualcosa di unico. E' meglio che cominciamo tutti a rendercene conto. Per godercelo al 100%.

Il Caso - Ma questo Barça è il più forte di sempre?

dom, 29 mag 10:22:00 2011
In molti hanno eletto Messi e compagni come la squadra più forte della storia, ma è veramente così? Difficile, infatti, fare paragoni con formazioni di epoche così diverse, così come è complicato dimenticare squadre che hanno lasciato segni indelebili nella storia di questo sport
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Extraterrestri, illegali, perfetti, semplicemente magnifici. Si sprecano gli aggettivi il giorno dopo l'ennesimo trionfo del Barcellona di Guardiola che grazie al trionfo di Wembley entra di diritto nella storia del calcio. Ma questo Barcellona è veramente la squadra (di club) più forte di sempre? Secondo in molti sì, perché è veramente difficile ricordare - anche andando parecchio indietro con la memoria - un'altra formazione capace di vincere così tanto attraverso un gioco tanto efficace quanto spumeggiante e divertente. A tratti, addirittura contagioso. Impossibile, per chi ama questo sport indipendentemente dal tifo, non ammirare una macchina perfetta come quella allestita da Guardiola.
Certo, è anche difficile dimenticare squadroni come la Grande Inter di Herrera o il Real Madrid di Di Stefano e Puskas capace di vincere cinque Coppe dei Campioni di fila. Formazioni incredibili, ma di un'altra epoca così come il Bayern Monaco di Beckenbauer e Gerd Müller o il mitico Ajax di Crujff passando per il Manchester United dei 'Busby Babes'.
Più recenti invece i trionfi della Juventus di Platini o del Napoli di Maradona e ovviamente di quel Milan 'sacchiano' capace di vincere tutto attraverso un gioco innovativo e rivoluzionario. Ancora più vicini a questo Barcellona anche il Manchester del 1999 e il Real Madrid dei Galacticos, anche se di fronte a Messi & C. anche mostri sacri come Giggs, Beckham, Zidane e Raul tendono a inchinarsi.
Probabilmente questo Barcellona è veramente la squadra di club più forte della storia...... veramente difficile dirlo, quindi come sempre lasciamo questo arduo compito ai posteri.
E VOI COSA NE PENSATE? IL BARCELLONA DI GUARDIOLA E' VERAMENTE LA SQUADRA PIù FORTE DI SEMPRE?

















































































































































































barcellona campione d' europaaaaaaaaaaaaaaa ecco le  foto: