Champions League - Le pagelle di Barça-Manchester United
sab, 28 mag 16:48:00 2011 Diamo i voti ai protagonisti della finalissima di Wembley dove il migliore in campo è stato certamente Lionel Messi Ma tutto il Barcellona è da applausi, mentre nello United è dura trovare sufficienze. FOTO AP/LAPRESSE
BARCELLONA
Victor VALDES 6,5: lo si vede all’opera praticamente solo nei primi 15 minuti quando si inventa libero aggiunto andando a sventare alcune situación piuttosto complicate. Attento e preciso
DANI ALVES 6: spinge meno del solito per frenare la furia di Rooney, costretto infatti ad accentrarsi per trovare ossigeno vitale
dall’88’ Puyol sv
Gerard PIQUE’ 6: Hernandez ha classe e talento, ma non ancora abastanza esperienza per scalfire il colosso spagnolo
Javier MASCHERANO 6,5 - Guardiola gli consegna le chiavi della difesa, rinunciando addirittura a capitan Puyol, e l’argentino ripaga la fiducia con un’altra prova maiuscola. Sempre al posto giusto, mai una sbavatura, praticamente insuperabile
Eric ABIDAL 6: dall’incubo peggiore al sogno più bello, ma sempre da protagonista assoluto. Storia a lieto fine
XAVI 7,5: Messi pugnala, Iniesta inventa ma è lui che dirige l’orchestra dettando i tempi di una macchina perfetta. Da urlo l’assist d’esterno per la rete di Pedrito
Sergio BUSQUETS 6,5: ha la sfortuna di essere il meno bello dei centrocampisti blaugrana, ma il suo pragmatismo e senso della posizione è prezioso quanto le magie di Messi
Andrés INIESTA 7: fa impazzire i difensori inglesi perché non concede punti di riferimento. Duetta con Messi e Xavi recitando praticamente a memoria: uno spettacolo
PEDRO 7: spesso decisivo, sempre nelle finali, ha il merito di spezzare l’equilibrio di una partita cominciata molto meglio dagli avversari. Gol di rapina, poi tanto sacrificio al servizio della squadra
Lionel MESSI 8: difficile trovare nuovi aggettivi per questo extraterrestre che continua – e continuerà – a scrivere pagine indelebili di questo sport. Unico e meraviglioso.
David VILLA 7: in ombra per buona parte della partita, ha il merito di mandare i titoli di coda con una pennellata sotto il sette. Golazo e prima Champions in bacheca per El Guaje
Dall’84’ Keita sv
All, Josep GUARDIOLA 9: seconda Champions in tre anni, decimo titolo in sole tre stagioni da allenatore, dobbiamo aggiungere altro? Sì. Perché ha il merito di trovare le motivazioni giuste a un gruppo di giocatori che sa di essere nettamente più forte di tutti e che ha già vinto tutto. Si inventa Mascherano centrale di difesa, rilancia Abidal nella serata più importante, rinunciando contemporaneamente a capitan Puyol. E’ vero, allena probabilmente la squadra più forte di tutta la storia, ma questo gruppo nato dalla cantera blaugrana è stato allevato, cresciuto, plasmato e coccolato proprio da lui. Chapeau
MANCHESTER UNITED
Edwin VAN DER SAR 6: nel raddoppio di Messi non è reattivo come dovrebbe, essendo anche piazzato un po’ troppo sul primo palo. Ma non è per colpa sua che il Barça ha vinto. Lascia il calcio con onore, nonostante la terza Champions persa in finale su cinque disputate. Non è riuscito a fare come Schmeichel nel 1999, chiudere con i Red Devils da campione d’Europa.
FABIO da Silva 6: non spinge mai, ma dalla sua parte non si passa. E salva anche un gol fatto sulla linea. Nella circostanza si infortuna e viene rimpiazzato.
Al 68’
NANI SV: entra e il Barcellona segna il terzo. Il resto è fuffa. Ma non per colpa sua.
Rio FERDINAND: dignitoso, non perde mai l’uomo e resta tranquillo nonostante una serata difficilissima. Ma non è bastato.
Nemanja6,5: il migliore del reparto, anche se alla lunga il lavoro in pressing su Messi sganciandosi dalla linea difensiva non paga.
Patrick EVRA 4,5: ha sulla coscienza il movimento sbagliato nell’occasione dell’1-0 di Pedro. In più spinge poco e male.
Antonio VALENCIA 4: chi l’ha visto? Nessuno. Nemmeno l’arbitro che avrebbe potuto ammonirlo almeno tre volte per altrettanti falli su Messi. Pessimo in fase di ripartenza.
Michael CARRICK 5,5: prestazione onorevole. Buona all’inizio, di pura sofferenza nella ripresa. Quando l’età di Giggs lo lascia da solo a difendere in mezzo. E lo United salta come un castello di carte.
Al 76’
PAUL SCHOLES SV: troppo tardi per dire la sua.
Ryan GIGGS 5: se non fosse per il nome che porta e l’assist al bacio per Rooney sarebbe da 4. Lì in mezzo ha combinato pochissimo in entrambe le fasi di gioco. Nella ripresa la sua tenuta è inesistente in copertura. Ma Sir Alex dormiva.
PARK Ji-Sung 5,5: almeno lui corre. Spesso a vuoto, questo è vero. Ma in serate del genere è già qualcosa.
WA 7: voto alto per l’uomo che ha riportato a galla lo United nel momento peggiore, dopo l’1-0 di Pedro. Ha fatto tutto quello che poteva fare, dannandosi l’anima in difesa e in attacco.
Javier HERNANDEZ 4: la delusione della serata. Ferguson aveva scommesso su di lui per tenere in allarme i centrali del Barcellona, ma lui finisce sempre in fuorigioco e non punge mai. Se non ne primi dieci minuti.
All, Alex FERGUSON 5,5: il piano del match era condivisibile, il migliore e il più onorevole di tutti. Affrontare il Barcellona senza timore, provando a fare la partita che i suoi avevano più nelle corde. Il voto si giustifica non con la sconfitta finale (i valori erano quelli e si sapeva), ma con i cambi tardivi nella ripresa. I gol di Messi e Villa nascono dalle medesime situazioni tattiche. Ma è giovane, si rifarà...