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Coppa America - Delude anche il Brasile dei giovani


Una traversa di Pato e poco altro: il Brasile non combina molto all'esordio nella Copa America 2011. Contro il Venezuela a La Plata finisce 0-0; bei numeri di Neymar, pochino da Ganso: gli osservati speciali del calciomercato estivo possono fare di meglio
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"Questo è il nostro momento, la nostra è una generazione molto buona e sono certo che possiamo vincere il torneo": le parole di Pato non vi impressionino. Il Brasile visto con il Venezuela è ancora lontano dall'essere pronto per vincere e convincere.
Le grandi continuano a deludere in questo inizio di Copa America 2011: dopo l'Argentina, anche il Brasile viene bloccato sul pari (0-0, dopo l'1-1 dell'Albiceleste) da un'avversaria inferiore, come blasone e capacità tecniche. Complimenti al Venezuela di Farias che a La Plata si limita a difendere (chiedere a Julio Cesar, senza voto) contro un Brasile volenteroso ma un po' fumoso là davanti. Il famoso Quadrilatero pensato da Mano Menezes promette bene, ma non conclude molto: in 90' si vede una traversa di Pato, sicuramente il più pericoloso, qualche numero di Neymar, promettente, mentre deludono Robinho, "mangia palloni", e Ganso, lentissimo. La prima prova è andata male, ma c'è ancora spazio (e tempo) per migliorare.
IL QUADRILATERO DI MENEZES - La formazione del Brasile è tutta offensiva: Mano Menezes punta sui quattro assi Ganso, Neymar, Robinho  e Pato e si schiera con un atipico 4-2-3-1, dove a difendere sono davvero in pochi. Cesar Farias affida il suo Venezuela a capitan Arango, mettendo in campo un 4-4-2 abbastanza accorto.
Neymar ha i numeri, ma Ganso è lento: con il Venezuela è 0-0 - 2

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